BAMBINI E DIPENDENZA DA FORTNITE

Perchè il videogioco Fortnite crea dipendenza?
Facciamo un passo indietro: possiamo dire che Fortnite è un videogioco sviluppato per quasi tutti i dispositivi elettronici d’intrattenimento in commercio come, Smarphone, Tablet, PC, PlayStation, Xbox e Nintendo Switch.
Il punto forza di questo gioco è la rete globale che unisce tutti i giocatori del mondo durante una partita indifferentemente dal dispositivo su cui ognuno sta giocando.

Lo scopo principale del gioco (bypassando un pò tutte le modalità secondarie esistenti) è quello di sopravvivere contro tutti gli altri giocatori, sparando, uccidendo (o sconfiggendo, se vogliamo alleggerire l’impatto del termine) gli altri giocatori con armi da fuoco (pistole, fucili, mitragliatori, armi mistiche d’invento) o armi da taglio, da impatto (picconi, spade, martelli, bastoni, mazze ecc…).

Il gioco online, consente a tutti i giocatori di connettersi tramite internet e giocare a Fortnite letteralmente l’uno contro l’altro o insieme contro tutti, anche se abitano a migliaia di chilometri di distanza.
Quando il gioco si svolge in Team (co-op) il divertimento è garantito perché i giocatori possono contare sul sostegno dei compagni e quindi su una sorta di collaborazione divertente, ma quando si gioca da soli contro il mondo e si perde, non tutti gli adolescenti sono in grado di tollerarlo in modo sportivo.

Fortnite è un gioco PEGI 12, significa che il Pan European Game Information ha ritenuto che tale gioco fosse idoneo a bambini aventi età pari o superiore a 12 anni e non inferiore.
Attenzione, con “idoneo” non intende dire che il gioco ha un particolare grado di “difficoltà logica o motoria” elevato nell’essere svolto, ma semplicemente che il livello di violenza e contenuti trasmessi nel videogioco non sono ritenuti adatti a bambini di età inferiore ai 12 anni indifferentemente dal livello di maturità riconosciuto in un bambino: come sappiamo, un bambino di 10 anni (sulla base della sua istruzione e della sua predisposizione all’apprendimento) potrebbe dimostrare di essere molto più maturo di un bambino di 12 anni compiuti ma la graduatoria PEGI andrebbe rispettata ugualmente.

PARLIAMOCI CHIARO: i videogiochi come Fortnite non sono di per sé un problema. Giocarci insieme potrebbe essere anche divertente: dopotutto, secondo voi perché i bambini vorrebbero giocare con tanta frenesia a un videogioco se non fosse davvero divertente?
Ma lo stesso sistema di gratificazione che viene attivato nel cervello umano (soprattutto in quello maschile e ancor più amplificato nel bambino) da una vittoria di Fortnite è coinvolto anche nella dipendenza.

PERCHÈ FORTNITE CREA DIPENDENZA

I giochi frenetici come Fortnite possono innescare nel cervello la reazione di lotta o fuga.
Il corpo del bambino inizia a rilasciare ormoni, come l’adrenalina, e il cuore inizia a battere forte quando entra in partita. Anche il cervello inizia a lavorare sodo.
Qualsiasi videogioco attiva il sistema visivo-motorio del cervello, le regioni che elaborano ciò che il bambino vede e lo aiutano a rispondere ad esso. Ma Fortnite (come tanti altri giochi) stimola diverse aree del cervello mentre combini mira, strategia e costruzione per vincere il combattimento.

In particolare, le vittorie in Fortnite attivano il sistema di gratificazione naturale del cervello, aumentando gli ormoni del benessere come la dopamina e, nel complesso, facendo sentire bene il bambino.
Inoltre, Fortnite è in continua evoluzione, quindi c’è sempre qualcosa di nuovo da esplorare. Una partita frenetica significa che il più piccolo errore potrebbe fare la differenza tra vincere e perdere, quindi il bambino vuole giocare un’altra partita perché aveva quasi assaporato la vittoria e continuerà finché non l’avrà ottenuta.

La dipendenza funziona distorcendo l'”obiettivo” in qualcosa che in realtà non aiuta a sopravvivere, come ad esempio il bere, assumere droghe o, in casi estremi, giocare ai videogiochi.
Induce il cervello dell’adolescente a pensare che l’obiettivo sia importante per la propria sopravvivenza, motivo per cui le persone che soffrono di dipendenza trovano così difficile smettere.
Ed è per questo che alcune persone non riescono a smettere di giocare a Fortnite.

COME CAPIRE SE FORTNITE STA DIVENTANDO UN PROBLEMA

La maggior parte delle volte, i problemi di gioco li riconosci quando il bambino/l’adolescente non dorme a sufficienza, gradualmente intralcia i compiti di scuola e inizia ad evitare le altre attività, come uscire con i propri amici o la propria famiglia.

Un segno evidente di dipendenza è quando l’adolescenze si dimostra spesso distratto o irritato quando non può giocare il tempo che vorrebbe.
La prima cosa che possiamo suggerirti di fare è quella di ridurre gradualmente i tempi di gioco per non traumatizzare il giovane giocatore privandolo drasticamente del videogioco.

La cosa ideale sarebbe quella di introdurre nella vita del giovane alcune attività interessanti per lui, che potrebbero distogliere l’attenzione dai videogiochi senza privarlo del divertimento che mirava ad ottenere.

GENITORI RESPONSABILI

A volte ci dimentichiamo che i bambini necessitano di un supporto e una guida costante anche durante le ricreazioni, dobbiamo ricordarci che, come genitori, siamo i responsabili dei nostri bambini e le scelte che prendiamo nei loro confronti sono una nostra responsabilità.
Il suggerimento migliore che possiamo darvi è quello di leggere bene le classificazioni PEGI sulla copertina e sull’informativa del gioco nell’e-shop, prima di acquistarlo ai vostri piccoli.

Se un gioco è PEGI 18 e vostro figlio ha 14 anni, la scelta ideale sarebbe quella di rispettare questa classificazione e orientare il vostro ragazzo verso un altra tipologia di giochi.

.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *