COME PROTEGGERE I BAMBINI DAI VIDEO DI YOUTUBE

Lasciare che i bambini abbiano libero accesso a YouTube e concedergli di scrutare l’infinita libreria di contenuti senza la supervisione di un adulto, è il peggior modo per incappare in spiacevoli situazioni che possono compromettere la sicurezza e la salute dei propri bambini.

YouTube è una piattaforma che sforna milioni di nuovi video ogni giorno e garantisce all’utente finale che il suo obiettivo è quello di mantenersi una piattaforma pulita e di qualità, impegnandosi a censurare e debellare i contenuti in qualche modo dannosi per lo spettatore. Tuttavia, come già avrete notato, molti video riescono comunque a passare i controlli e vengono visualizzati migliaia se non milioni di volte in pochi giorni.

Non è un’azione facile quella di moderare milioni di nuovi video al giorno, ecco perché ci ritroviamo spesso e volentieri dei pessimi contenuti diseducativi, offensivi, volgari, spaventosi e in altro modo dannosi per i nostri bambini, che fluttuano liberamente nella home page di YouTube.

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Molti video su YouTube sono creativi ed educativi, fonte di ispirazione e crescita, ma altri video per nostra sfortuna sono di natura dannosa, mostrano scene cruente e violente per puro divertimento oppure mostrano il lato peggiore delle persone, spaventano in qualche modo i bambini per il gusto di provocare o di infastidire.
Non potremo mai dimenticare le terribili sfide che venivano propagate nel web solo pochi anni fa mediante piccoli clip sui social, sulle chat e anche su YouTube:

Creepypasta

Il fenomeno dei video Creepypasta è come un virus iniziato intorno al 2006 e propagato in pochi mesi in tutto il mondo.
Il termine deriva da copy and paste (copia e incolla) un modo rapido e veloce di replicare contenuti digitali, solo che la variante include la parola Creepy (spaventoso/inqueietante) e Pasta (paste=incolla).

I contenuti video inerenti a questo fenomeno sono di natura aggressiva e spaventosa, catturano l’attenzione dei bambini fino a spaventarli e a volte, traumatizzarli.
Molti personaggi di questi video sono inventati da giovani artisti e, per “semplice scherzo”, vengono iniettati nella mente dei più giovani fino a fargli pensare che siano personaggi reali.

Un personaggio famoso di questa categoria di video è Slender Man, foto qui sotto. Una moderna leggenda spaventosa che vede il personaggio terrificante intento a far sparire i bambini senza lasciarne traccia.
Nel 2014 due ragazzine di 12 anni hanno tentato di uccidere una loro coetanea con l’intento di sacrificarla al personaggio leggendario e per dimostrare la sua esistenza a tutto il web.

I video di tipo Horror/Creepypasta non sono adatti ai bambini piccoli, tuttavia compaiono apertamente su YouTube senza un filtro di età.

ElsaGate

Conoscete tutti Elsa, la principessa di Frozen. Questo personaggio era stato raffigurato in modo improprio in una vasta serie di video su YouTube (apparentemente) per bambini, tuttavia i cartoni protagonisti dei video sembravano spingere chi li stava guardando a compiere atti ben poco educativi o salutari come ad esempio mangiare feci, rubare o compiere azioni violente.

Inoltre spesso e volentieri nei personaggi femminili, parti del corpo come sedere o seno venivano messi in evidenza in modo eccessivamente evidente, quindi non del tutto adeguati ad un pubblico infantile.

Questi video sfruttano l’elevato numero degli spettatori di giovane età che spesso vengono lasciati soli per ore con il tablet o lo smartphone o il pc, tutto per trarre guadagno dalla monetizzazione di YouTube.
Sono video relativamente semplici da creare (le animazioni sono pessime e qualitativamente scadenti) ma hanno un pubblico enorme, quello dei bambini che ignari vengono catturati dai colori e dai personaggi (ricreati) e inconsciamente si fanno lavare il cervello da queste animazioni diseducative.

Blue Whale Challenge

La sfida della Balena Blu era una sfida composta da 50 obiettivi da portare a termine, 50 obiettivi terribili, dolorosi che si concludevano con il suicidio.
Oltre 150 ragazzini sono morti a motivo di questa sfida ignari di ciò a cui andavano in contro.
Il creatore, artefice di questa sfida, inviava contenuti digitali (video psichedelici, inquietanti e terrificanti) da guardare scrupolosamente ogni giorno. Spingeva i ragazzini a fare quello che voleva e ci riusciva, perché alla tenera età i giovani non sono in grado di difendersi e riconoscere il male in tutti i suoi aspetti.

La giovane vittima che decideva di partecipare alla sfida (spinta dagli amici o dagli utenti online che tifavano inconsciamente) non poteva tirarsi indietro, altrimenti (la minaccia dal creatore) potevano esserci ripercussioni pesanti sui familiari”.

Momo Challenge

Simile alla prima, Momo deriva in modo improprio dalla scultura di Keisuke Aisawa (la quale raffigura una donna uccello con gli occhi a palla, capelli unti e bocca surreale, apparentemente spaventosa e inquietante) esposta ad una mostra artistica a Tokio. A vederla spaventerebbe chiunque.

La sua immagine è stata utilizzata impropriamente per creare la terribile Momo challenge o Momo Game che appare con la sua brutta faccia nel bel mezzo dei video di YouTube, nei social network e nelle chat virtuali, spaventando i bambini, catturando la loro attenzione e costringendoli a fare dei tasks/obiettivi sotto minaccia.

Gli obiettivi da raggiungere sono simili a quelli della Blu Whale Challenge, Momo invita i bambini a comunicare con lui via Whatsapp e altre applicazioni poi, a quanto pare, inviterebbe i bambini a provocarsi danni fisici, fino ad arrivare al suicidio.

Per i bambini di età inferiore ai 12 anni, suggeriamo caldamente l’installazione dell’app YouTube Kids, invece dell’app YouTube, proprio perché è stata realizzata appositamente per garantire sicurezza e qualità per un pubblico minorenne. Ma l’adolescenza la conosciamo e spesso i bambini cercano o vogliono qualcosa di più.

Se i vostri bambini vogliono utilizzare l’app YouTube, imparate ad attivare la modalità con restrizione e a bloccare i video o i canali dannosi da questo nostro altro articolo.

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