La tigna dei capelli o Tinea capitis, è una micosi contagiosa tipicamente pediatrica. Si caratterizza per l’infiammazione di aree più o meno estese del cuoio capelluto, dov’è possibile notare un certo grado di desquamazione cutanea, pseudo alopecia ed eritema.
La tigna dei capelli è una dermatomicosi, perché è causata da un fungo, un dermatofita. Questi microrganismi si nutrono della cheratina contenuta nei i follicoli piliferi e nell’epidermide della cute. Dopo il contagio c’è un periodo d’incubazione di 10-14 giorni circa ed a termine compaiono delle chiazze circolari con perdita di capelli e desquamazione, qualche volta accompagnate a croste e pus. Il fungo colpisce tendenzialmente i bambini in età scolare. E’ un’infezione vera e propria altamente contagiosa che può dar luogo ad epidemie in ambito comunitario.
COME SI TRASMETTE?
La trasmissione della tigna del capo è favorita da condizioni di scarsa igiene e sovraffollamento, e può avvenire attraverso la condivisione di copricapi, spazzole, pettini, sciarpe, e cuscini.Questo tipo di contagio assomiglia un po’ a quello dei pidocchi. Il contagio può avvenire anche da animali infetti, come cani e gatti (soprattutto i cuccioli randagi), o mucche.
SI PUÒ’ GUARIRE DALLA TIGNA?
Si ,si può guarire dalla tinea capitis . L’unico inconveniente è che ha un tempo di guarigione piuttosto lungo e le terapie non sono sempre efficaci. Per la sua particolare localizzazione richiede un trattamento con antimicotici.
COME POSSO PREVENIRE LA TIGNA?
La prevenzione dell’infezione si attua adottando le comuni norme igieniche; occorre quindi evitare l’utilizzo promiscuo di oggetti personali, come pettini, berretti, sciarpe e copricapi. Questa regola deve essere rispettata con particolare attenzione soprattutto in caso di contagio; gli individui affetti da tigna dei capelli, inoltre, devono lavare gli indumenti contaminati a temperature elevate. Oltre a seguire scrupolosamente la terapia prescritta dal medico, è importante controllare gli animali domestici e curarli nel caso presentino lesioni cutanee. Gli animali, comunque, possono anche essere portatori sani, cioè non manifestare alcuna lesione del pelo pur essendo in grado di trasmettere la tigna.